martedì 31 marzo 2009

Ridere fa beneE' la risata la regina del benessere:

E' la risata la regina del benessere: anche se finta abbassa la pressione
Sempre più studi confermano l'effetto positivo sulla mente e sul corpo

ROMA (30 marzo) - Fa bene anche quando non è spontanea. E' un toccasana anche quando è solo un movimento dei muscoli, perché poi riesce a conquistare e a far star bene tutto l'organismo. E' la risata regina del benessere per corpo e psiche: migliora l'umore e la resistenza allo stress, rende più sexy ma fa bene anche al cuore abbassando la pressione del sangue ed è capace anche di addolcire il latte materno rendendolo uno scudo contro le allergie del neonato. A spiegare i segreti del ridere uno speciale pubblicato sulla rivista americana Mind: rilassa i muscoli, mette in circolo molecole “positive” come le endorfine, inoltre l'umorismo aiuta a guardare con distacco le piccole grandi noie di ogni giorno. Addirittura basta dipingersi sul volto l'espressione della risata, labbro superiore sollevato e bocca a 35 denti in bella mostra. Anche se indotta in modo artificiale per esempio tenendo in bocca una penna, ha di per sè effetto positivo sull'umore, ha scoperto Fritz Strack dell'università tedesca di Wurzburg. Secondo un lavoro di Willibald Ruch, dell'Università di Zurigo, le risate suscitate da battute, commedie divertenti o barzellette alzano la soglia del dolore, infatti un gruppo di volontari riusciva a tenere più a lungo la mano nell'acqua ghiacciata senza soffrire se prima di questa prova veniva sottoposto per alcuni minuti alla “terapia del sorriso” a base di battute. E gli effetti di una sana risata sul corpo si vedono a occhio nudo: uno studio recentissimo, pubblicato sull'International Journal of Obesity, ha dimostrato che ridere 15 minuti al giorno può permettere di perdere in un anno oltre due chili. Maciej Buchowski della Vanderbilt University presso Nashville, in Tennessee che lo ha condotto sostiene che ridere aumenta il battito cardiaco e impegna molti muscoli, producendo lo stesso effetto di una sana camminata. Gli esperti hanno fatto i conti di quante calorie consumiamo ridendo esaminando il dispendio di energia di 45 persone mentre guardavano programmi televisivi di vario tipo. È emerso che il fabbisogno energetico per guardare una commedia divertente è di circa il 20% in più, dovuto, dicono gli esperti, all'energia spesa ridendo. E non è tutto, il sorriso alza la soglia di resistenza allo stress diminuendo l'ormone dello stress nel sangue, il cortisolo, ed alzando le difese immunitarie. Addirittura i suoi effetti fisici sono tangibili nel neonato durante l'allattamento. Se mamma ride, il bimbo riceve maggiori benefici dalla poppata, il latte materno infatti, dopo un “ciclo di risate”, contiene più melatonina che serve per dormire e difende dall'eczema cutaneo, e il neonato risulta meno esposto alle allergie. Anche sulla mente il sorriso è terapeutico: chi non disdegna una risata vive meglio, ha più facilità nei rapporti sociali e, se è maschio, è anche più attraente. Infatti uno studio di Eric Bressler del Westfield State College ha dimostrato che le donne giudicano più attraenti i soggetti di foto sotto le quali c'è una battuta che viene attribuita al lui immortalato nello scatto. E non è tutto: molti psichiatri usano davvero la terapia del sorriso, anche in gruppo, per “curare” la depressione lieve. Molto efficace contro disturbi psichiatrici anche gravi risulta essere il senso dell'umorismo e la capacità di sdrammatizzare, hanno dimostrato psichiatri dell'università tedesca di Marburg, perchè diventa una strategia di distacco dai problemi e aiuta a vederli sotto un'altra luce.

venerdì 13 marzo 2009

TRIPLE FILTER TEST


" TRIPLE FILTER TEST "

TRUE FRIEND
'In ancient Greece, Socrates was reputed to hold knowledge in high esteem.'
One day one fellow met the great philosopher and said,
"Do you know what I just heard about your friend?",
"Hold on a minute," Socrates replied. "Before telling me anything I'd like you to pass a little test.
It's called the "Triple Filter Test"
"Triple filter?"."That's right,"
Socrates continued. "Before you talk to me about my friend, it might be a good idea to take a moment and filter what you're going to say. That's why I call it the triple filter test.
The first filter is Truth - Have you made absolutely sure that what you are about to tell me is true?"
"No," the man said, "actually I just heard about it and...".
"All right," said Socrates. "So you don't know if it's true or not.
Now let's try the second filter, the filter of Goodness - Is what you are about to tell me about my friend something good?"
"No, on the contrary...". "So," Socrates continued, "you want to tell me something bad about him, but you're not certain it's true. You may still pass the test though,
because there's one filter left: the filter of Usefulness -Is what you want to tell me about my friend going to be useful to me?"
"No, not really."
"Well," concluded Socrates,
"if what you want to tell me is neither true nor good nor even useful, why tell it to me at all?"
Story Bottom Line: -
' Well we can always participate in loose talks to curb our boredom.
But when it comes to your friends its not worth it.
Always avoid talking behind the back about your near and dear friends'
.
Posted by Dr.G.RAMANI

giovedì 12 marzo 2009

NOI NON SEGNALAMO DAY

17 marzo 2009:
“NOI NON SEGNALIAMO DAY”

La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) attraverso i Gruppi Immigrazione e Salute (GrIS), in collaborazione con Medici Senza Frontiere, Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI), Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG), organizza una giornata di protesta e mobilitazione contro il disegno di legge sulla sicurezza in discussione alla Camera dei Deputati che prevede la cancellazione del divieto di segnalazione per gli immigrati senza permesso di soggiorno che si rivolgono alle strutture sanitarie per curarsi.
Con i contenuti dell'appello già presentato in occasione della discussione dell'emendamento in Senato "Divieto di segnalazione: siamo operatori della salute, non siamo spie", si vuole spiegare ancora una volta l'assoluta insensatezza di tale provvedimento in termini di sanità pubblica, di economia sanitaria, di sicurezza e di valori etici e deontologici.


IL GIORNO 17 MARZO 2009,
PARTECIPATE

DALLE 9.00 ALLE 11.00
AL PRESIDIO DI OPERATORI DELLA SALUTE
IN PIAZZA SAN MARCO (ANGOLO PIAZZA VENEZIA)

E ALLE ORE 12.00
ALLA CONFERENZA STAMPA, PRESSO L’OSPEDALE SAN CAMILLO, ORGANIZZATA DA

Ø REGIONE LAZIO
Ø SIMM – GrIS LAZIO
Ø AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI

CON L’ADESIONE DI MSF, OISG, ASGI, INMP, AMSI, ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL LAZIO

ALTRI ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI STANNO ADERENDO
Salvatore Geraci Presidente SIMM
Filippo Gnolfo Portavoce GrIS Lazio


Partecipate e diffondete l’invito

PRIMAVERA - SPRING


mercoledì 11 marzo 2009

Un'arcobaleno portafortuna

Un improvviso ed inaspettato temporale ha portato un improvviso ed inaspettato arcobaleno che vorrei condividere.
Gli arcobaleni mi hanno sempre affascinata e poi, questo era pure doppio!

martedì 3 marzo 2009

Condannata la Nestlè e Tetrapack in Italia

Nel 2005 scoperta la presenza di un componente chimico negli alimenti: i prodotti furono ritiratiDa lì la denuncia dei genitori che avevano dato il latte alterato alle loro bambine
Latte contaminato con inchiostrogiudice condanna Nestlé e Tetra Pak
Il latte sequestrato dalla guardia forestale nel novembre 2005
CATANIA - Il Codacons ha ottenuto la prima sentenza in Italia di condanna di due multinazionali, quella del latte Nestlé e quella di confezionamento Tetra Pak. Una sentenza che, sottolinea l'associazione dei consumatori, servirà a fare giurisprudenza in una controversia importante per la salute pubblica. Soprattutto perché a rischiare sono stati i bambini, visto che il prodotto alterato era latte per la prima infanzia. Il giudice di pace di Giarre ha condannato la Nestlé Italiana e la Tetra Pak International, in solido tra loro, al pagamento dei danni, patrimoniale e non, oltre alle spese legali, a favore dei genitori di piccole che avevano utilizzato latte Nidina per le loro due figlie che conteneva Itx, un tipo di inchiostro utilizzato nella fabbricazione di imballaggi. L'inchiesta prese l'avvio il 22 novembre del 2005 da un fascicolo aperto dalla procura di Ascoli Piceno che sfociò nel sequestro di 30 milioni di litri di latte per bambini in tutto il territorio nazionale. Le analisi accertarono, nelle confezioni con scadenza maggio-settembre 2006, l'alterazione del latte e la presenza di tracce di un componente chimico utilizzato per gli inchiostri nella fabbricazione di imballaggi Tetra Pak a stampa off-set. In pratica il componente aveva contaminato gli alimenti contenuti negli involucri. I genitori di due bambine, che avevano consumato il latte in questione si rivolsero al Codacons per la tutela dei loro diritti e per chiedere al giudice il risarcimento del danno. Il giudice Salvatore Fisichella ha ora stabilito che "la commercializzazione del 'prodotto inquinato' comporta una responsabilità di natura contrattuale ed extracontrattuale in quanto si profila anche una ipotesi di responsabilità per il danno alla salute che la commercializzazione comporta". Il giudice di pace ha ritenuto che "gli attori hanno fornito prova idonea che a seguito dell'acquisto del latte Nestlé e della somministrazione dello stesso alle proprie figlie, subirono un danno di natura psicologica determinato dal turbamento e dalla preoccupazione che la prole possa essere contaminata a causa della sostanza 'inquinante'".
Nel novembre 2005 la stessa multinazionale svizzera ammise la contaminazione con la sostanza anche se non ritenne rischiosa la presenza di Itx nel latte. Non era ancora stabilita la tossicità ma l'alterazione del latte comunque c'era: da qui la necessità toglierlo dal mercato. La Nestlé annunciò quindi l'immediato ritiro del prodotto, in via cautelativa, anche in Francia, Spagna e Portogallo. Immediata la denuncia di Altroconsumo che estese le analisi e rilevò la contaminazione con la sostanza chimica anche in altri prodotti alimentari. In seguito la svedese Tetra Pak annunciò che non avrebbe più utilizzato inchiostro con Itx per realizzare le sue confezioni.
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