domenica 5 ottobre 2014

Un convegno da non perdere


http://www.creattivamenteostetriche.it/doc/Prog_convegno_cordone_17ott2014_def.pdf

giovedì 2 ottobre 2014

Scrocconi patentati

Scrocconi patentati
Quando dobbiamo trascorrere sul posto di lavoro 7, 10 o, se ci va male, 17 ore (doppio turno, pomeriggio notte), noi infermiere,ostetriche e ausiliarie della Sala Parto portiamo da casa il caffè, tè o diverse cosette da mangiare. C’è chi porta una torta fatta in casa, nocciolini, biscotti ecc. da condividere con le colleghe e, solitamente, facciamo a turno a portare qualcosa di mangereccio, qualche volta si ordina una pala di pizza o del take-away da un ottimo ristorante cinese vicino al nostro ospedale, o si prepara una mega insalata a sorpresa: ognuno porta degli ingredienti e poi mettiamo tutto insieme, sono venute fuori delle insalate fantastiche. Mangiare qualcosa insieme è un momento di pausa da un lavoro stressante e faticoso. Un momento per rilassarci, scambiarci due chiacchiere. Tutto ciò avviene in un cucinino con degli armadietti privati per ogni turno, un frigorifero, un microonde ed una piastra, a centro, c’è un tavolo con alcune sedie.
Quando facciamo il caffè arrivano i medici che, da lontano hanno sniffato il nostro liquido nero, e chiedono un sorso. Mi ricordano i cartoni animati che vedevo da bambina in cui il protagonista di turno quasi vola, sospinto dall’effluvio proveniente da qualche intingolo. Non si rifiuta mai a nessuno un caffè! Poi adocchiano la torta e cominciano a sbattere le ciglia come Bambi e mendicare un pezzetto, non si rifiuta neanche quello.
Alcuni non chiedono, si servono come se fossero a casa loro, magari fanno qualche commento sulla bontà del prodotto. Altri, quando noi siamo indaffarate a lavorare, entrano nella cucina, come la pantera rosa,rovistano negli armadietti, aprono i pacchetti,tagliano torte intonse e rastrellano tutto quello che trovano…. lasciandoci a bocca asciutta. Pochi medici contribuiscono ogni tanto con un pacchetto di caffè o con dei biscotti, sono sempre gli stessi due o tre che hanno ancora una coscienza. Quelli più spudorati, quelli che entrano di soppiatto e svaligiano i nostri armadietti,non portano MAI niente. Sappiamo che sono benestanti, che hanno la filippina a casa, che possono permettersi quello che vogliono ma,in questo frangente, si comportano come morti di fame. Quando alcuni di loro sono di Turno, abbiamo imparato a nascondere con cura le nostre cibarie. Allora li vediamo svolazzare intorno alla cucina e, con faccia tosta e sguardo stupefatto, ci chiedono: “Ma oggi non avete portato niente da mangiare?”.
Ogni tanto le donne che abbiamo assistito ci ringraziano portandoci dei cornetti o dei pasticcini, allora li vedi come dei falchi, arrivare a pretendere la propria parte. Ci sono un paio di medici che, alla faccia dell’igiene, toccano diversi pasticcini, prima di scegliere quello a loro gradito. Che schifo! E pensare che difficilmente li vediamo lavarsi le mani prima di accedere ai NOSTRI pasticcini.
Ogni tanto i medici si ordinano da mangiare e vanno a consumare il loro pasto in un luogo appartato, lontano dalla nostra vista. Si guardano bene dall’invitarci ma, alla fine del pasto, bontà loro, se rimane qualche cosa, vengono a portarci i resti. Tre supplì o qualche pezzetto di pizza probabilmente già preventivamente smanettati.
Qualche volta sono i colleghi stessi degli altri turni che scassinano gli armadietti ,tutti chiusi con lucchetti, e prelevano,tipo self service, quello di cui hanno bisogno al momento: olio,caffè, biscotti ecc. Così,quando si viene a lavorare, convinti di avere qualcosa da mettere sotto i denti, una volta aperto l’armadietto, si trova l’amara sorpresa. E’ difficile individuare i responsabili ma sono tentata, sia nel caso dei medici scrocconi che di chi si serve negli armadietti altrui, di condire qualche cosa con una boccetta di Guttalax…..

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