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Spesso parlo con le studentesse e gli studenti ( sto cominciando a riconoscere che anche alcuni uomini possono fare bene questo lavoro). Mi domando che ne sarà di loro nei prossimi anni. Riusciranno a far ricordare alle donne il loro potere, il potere del parto, riusciranno ad accompagnarle in un cammino di crescita, in un percorso interiore che porta alla maternità consapevole?
O accetteranno una maternità ipermedicalizzata, dove la donna è un oggetto passivo che accetta le altrue decisioni? Accetteranno il fatto che la maggior parte delle donne non crede più di essere capace di partorire e darà il proprio consenso ad essere cesarizzata, episiotomizzata, privata dell'esperienza del parto da un' epidurale, privata dell'allattamento al seno da una cattiva assistenza?
Molte studentesse e studenti sensibili , che non accettano un parto violento, una mancanza di rispetto per i diritti delle donne sono frustrate/i e talvolta si ritirano dagli studi perchè non vogliono fare parte di di un sistema che non riconoscono. Queste persono potrebbero essere il motore del cambiamento se, insieme , si adoperassero al cambiamento... che credo essere comunque possibile.
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