sabato 16 agosto 2008

Nigeria lagging behind in achieving MDGs

UNICEF says Nigeria lagging behind in achieving MDGs
LAGOS (Xinhua)-- The UN Children's Fund UNICEF has rated Nigeria low in its effort in attaining its Millennium Development Goals (MDGs), according to a report by the UNICEF office in Nigeria received here on Wednesday.
The report said Nigeria had not made sufficient progress in the attainment of most of the targets of the MDGs set by the UN to eradicate poverty, reduce child and maternal mortality, fight disease and achieve environmental sustainability by 2015. The UNICEF report indicated that Nigeria had a 29 percent prevalence of underweight children in 2006 and an annual reduction rate of only 2.2 percent. UNICEF said though Nigeria recorded 68 percent net school enrolment, there was still no progress towards the MDG target, on the achievement of the Universal Basic Education. It said Nigeria had a 0.89 percent gender parity index, with 72 percent male net enrolment to 64 percent in female, on the elimination of gender disparity in primary education, according to
Allattamento al seno http://www.epicentro.iss.it/argomenti/allattamento/allattamento.asp
Il latte materno rappresenta il miglior alimento per i neonati, perché fornisce tutti i nutrienti di cui hanno bisogno nella prima fase della loro vita, come per esempio certi acidi grassi polinsaturi, proteine, ferro assimilabile. Inoltre, contiene sostanze bioattive e immunologiche che non si trovano nei sostituti artificiali e che invece sono fondamentali sia per proteggere il bambino da eventuali infezioni batteriche e virali, sia per favorire lo sviluppo intestinale.

È per questo che tutti i bambini dovrebbero essere esclusivamente allattati al seno per i primi sei mesi di vita (26 settimane). Secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, dell’Unicef e dell’Unione Europea, recepite anche dal nostro ministero della Salute, l’allattamento al seno dovrebbe poi continuare per due anni e oltre, secondo il desiderio della mamma e del bambino.

Secondo la definizione dell’Oms, l’allattamento può essere:
allattamento al seno esclusivo: solo latte materno
allattamento al seno predominante: latte materno + liquidi non nutritivi
allattamento complementare: latte materno + latte di formula.
Come favorire l’allattamento al seno
Innanzitutto è importante che fin dai primi minuti madre e figlio rimangano insieme, facendo in modo che si instauri il cosiddetto contatto “pelle-a-pelle”: il corpo della madre aiuta il bambino a mantenere una temperatura adeguata (molto importante per bambini molto piccoli o nati pretermine ma anche per i bimbi sani nati a termine) e il bambino è meno stressato, più calmo e ha respiro e battito cardiaco più regolari. Il primo contatto con il seno dovrebbe avvenire entro un’ora dalla nascita, lasciando la mamma e il bambino, insieme al papà se presente, liberi di interagire spontaneamente, senza interferenze esterne.

Altre raccomandazioni importanti sono:
allattare il bambino “a richiesta”, senza seguire orari rigidi
controllare la posizione e l’attacco al seno del bambino, evitando di staccarlo prima che abbia finito
non dare al bambino altri liquidi diversi dal latte materno prima della prima poppata, così come evitare il latte o altri cibi artificiali, acqua, zucchero o acqua zuccherata tra una poppata e l’altra (nei primi sei mesi, infatti, quando il bambino ha sete prende quello che viene definito il “primo latte”, meno grasso e più ricco di acqua e zuccheri, mentre quando ha fame rimane attaccato più a lungo, fino a prendere anche “l’ultimo latte”, molto più ricco di grassi. Per questa ragione, spesso nei mesi caldi i bambini fanno poppate più brevi e frequenti)
evitare l’uso di tettarelle artificiali, biberon e ciucci, soprattutto nei primi mesi di vita
non lavare il seno dopo ogni poppata ed evitare l’uso di creme o unguenti durante l’allattamento; la normale igiene della mamma è sufficiente e il seno è provvisto di ghiandole che provvedono ad una naturale disinfezione dell’areola.
I vantaggi per il bambino
È ormai condiviso a livello internazionale che l’allattamento al seno:
riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti
protegge dalle infezioni respiratorie
riduce il rischio di sviluppare allergie
migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio
migliora lo sviluppo intestinale e riduce il rischio di occlusioni
Alcuni studi, inoltre, hanno ipotizzato che il latte materno possa contribuire anche a ridurre il rischio di numerose patologie:
numerose infezioni (enterocolite necrotizzante, meningite, botulismo e infezioni del tratto urinario)
malattie autoimmunitarie, come per esempio il diabete di tipo 1 e di tipo 2
sindrome da morte improvvisa del lattante (Sids)
obesità nella vita adulta.
I vantaggi per la madre
Anche per la madre l’allattamento al seno ha delle ricadute positive:
quanto più comincia precocemente, accelera la ripresa dal parto e l’involuzione dell’utero e riduce il rischio di emorragia e di mortalità
riduce la perdita di sangue, contribuendo così a mantenere il bilancio del ferro
prolunga il periodo di infertilità post parto
favorisce la perdita di peso e il recupero del peso forma
riduce il rischio di cancro della mammella prima della menopausa.
Alcuni studi, inoltre, hanno ipotizzato che il latte materno possa contribuire anche a ridurre il rischio di cancro dell’ovaio e di osteoporosi.
ControindicazioniAlla luce delle conoscenze attuali, le condizioni in cui l’allattamento al seno è sconsigliato sono piuttosto limitate. Oltre al caso in cui venga diagnosticata al bambino la galattosemia, una rara malattia metabolica, l’allattamento non dovrebbe avvenire quando nella madre è presente almeno una delle seguenti condizioni:
sieropositività e trattamento con farmaci antiretrovirali per la terapia dell’Aids
tubercolosi attiva e non curata
uso di droghe
terapia antitumorale (chemioterapia o radioterapia) in corso.
In generale, la maggior parte dei farmaci che vengono prescritti dopo una gravidanza non interferiscono con l’allattamento. In ogni caso, è bene chiarire con il proprio medico di famiglia l’eventualità di sospendere o meno l’allattamento in caso di una determinata terapia. Per informazioni sulla compatibilità dei farmaci con l’allattamento è possibile contattare l’Istituto Mario Negri di Milano.
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Ultimo aggiornamento martedi 24 giugno 2008
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